Siamo stanchi di girarci dall’altra parte. Reggio Calabria ha bisogno di verità, e noi siamo qui per raccontarla senza filtri, senza paura e senza inchini davanti a chi si sente intoccabile.
Sul Corso Garibaldi, cuore pulsante della città, si nasconde una realtà che tanti conoscono ma pochi denunciano: lo sfruttamento lavorativo sistematico all’interno dei negozi di abbigliamento. Giovani ragazze, spesso giovanissime, costrette a lavorare anche 12 ore al giorno per appena 800 euro al mese. Contratti? Nella maggior parte dei casi sono carta straccia, finti part-time o “stage” farsa che servono solo a mascherare lo sfruttamento dietro una parvenza di legalità.
Mentre loro si arricchiscono, i nostri figli vengono umiliati. È questa l’economia che vogliamo? È questo il futuro che meritiamo?
Lanciamo un appello chiaro e diretto all’Ispettorato del Lavoro: venite a controllare. Non giratevi dall’altra parte. Non fate finta di non vedere. Perché la verità è che molti imprenditori privati, dietro le vetrine scintillanti e le insegne luminose, stanno costruendo il loro successo sul sudore e sulla disperazione di chi non ha alternative.
Reggio Times non ha paura. Sappiamo bene che prima o poi proveranno a tapparci la bocca, ma la nostra forza è la voce dei cittadini, la vostra indignazione, il vostro coraggio.
Non possiamo più permettere che questa città venga soffocata dall’omertà. È ora di reagire. È ora di schierarsi.
Se anche tu lavori in queste condizioni o conosci qualcuno che lo fa, raccontaci la tua storia. Insieme possiamo cambiare le cose. Ma serve verità. E la verità, oggi, inizia da qui.