La Reggina vince… e StrettoWeb perde la voce (ma non le critiche)
La Reggina vince. La città esplode di gioia. I tifosi cantano, i bambini sognano, le nonne rispolverano le sciarpe amaranto e… StrettoWeb? Entra in crisi d’identità.
Sì, perché quando la Reggina perde, StrettoWeb si esalta. Ma quando la Reggina vince, improvvisamente cala il lutto in redazione: titoli spenti, analisi più amare del caffè senza zucchero, e frecciatine che ormai non colpiscono più nessuno, se non chi le scrive.
Per mesi hanno buttato benzina sul fuoco, anzi: petrolio su ogni scintilla, puntando il dito contro la società amaranto come se fosse l’origine di ogni male del Mediterraneo. E ora che la squadra ha conquistato la città e ha dimostrato con i fatti (quelli veri, sul campo!) di valere, loro… ancora lì a criticare. Immortali, come i tormentoni estivi: cambiano le stagioni, ma StrettoWeb resta.
Parlano di cambiamenti societari, come se avessero la sfera di cristallo o le chiavi del consiglio d’amministrazione. Ma noi, armati di articolo 21 della Costituzione, possiamo dirlo senza peli sulla tastiera:
non è la Reggina che deve cambiare società… è StrettoWeb che dovrebbe cambiare direttore. Magari con uno che, ogni tanto, guarda anche le partite.
La verità è che a Reggio Calabria c’è chi ama la Reggina… e chi non sa più come attaccarla. Ma tranquilli, tifosi amaranto: i risultati parlano. E mentre StrettoWeb scrive, la Reggina vince.
E questa, per loro, è la notizia più difficile da digerire.