“DEMENTE” AL SINDACO SUI SOCIAL: SCATTA LA DENUNCIA. FALCOMATÀ REPLICA E ANNUNCIA AZIONI LEGALI

 

Reggio Calabria – Un insulto lanciato via social contro il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha acceso un nuovo caso di inciviltà digitale. Il commento incriminato arriva da un utente identificato come Demetrio N, che, sotto un post pubblico, ha definito il primo cittadino “demente”, aggiungendo che “non conclude niente”.

Un attacco verbale ritenuto particolarmente grave, non solo per il contenuto offensivo nei confronti del sindaco, ma anche per l’uso improprio di un termine che fa riferimento a una grave condizione patologica. L’episodio ha generato reazioni sui social, dividendo l’opinione pubblica tra chi condanna l’offesa e chi minimizza in nome della libertà di critica.

Il sindaco, però, ha deciso di non lasciare correre: ha risposto pubblicamente al commento e ha annunciato l’intenzione di procedere per vie legali. L’obiettivo è quello di tutelare la propria persona, il ruolo istituzionale che ricopre, ma anche di lanciare un segnale contro l’imbarbarimento del dibattito pubblico online.

L’uso del termine “demente” come insulto, infatti, ha suscitato indignazione anche per il suo riferimento a una condizione clinica seria e drammatica, che colpisce milioni di persone e che merita rispetto e sensibilità. Utilizzarlo in un contesto offensivo rappresenta non solo una caduta di stile, ma una vera e propria mancanza di umanità.

Il caso riaccende il dibattito sull’uso dei social network e sulla responsabilità degli utenti nei confronti delle parole che scrivono. Le critiche verso l’operato politico sono legittime e fanno parte del confronto democratico, ma quando si trasformano in insulti personali, si oltrepassa il limite della civiltà.

La denuncia annunciata da Falcomatà intende affermare un principio: non è accettabile che l’insulto prenda il posto dell’argomentazione. E soprattutto, non si può banalizzare un tema delicato come quello della demenza per offendere qualcuno.

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