Il caso San Lorenzo: eletto con un civico, ora passa a Forza Italia. I cittadini si sentono traditi
A San Lorenzo, piccolo comune della provincia di Reggio Calabria, la recente elezione del sindaco Sandro Polimeni ha suscitato non poche polemiche. Il neo primo cittadino si era presentato con una lista civica, dichiaratamente indipendente dai partiti. Una scelta che aveva convinto molti elettori, attratti dall’idea di un’amministrazione lontana dalle logiche di partito.
Ma a pochi giorni dalla vittoria, ecco la sorpresa: Polimeni annuncia di essere in realtà vicino a Forza Italia, facendo così scattare l’ufficialità del suo ingresso nell’orbita politica guidata da Francesco Cannizzaro. Per molti cittadini si tratta di una vera e propria doccia fredda.
«Perché candidarsi con una civica se si era già parte di un partito?», si chiedono in tanti. Il timore diffuso è di essere stati ingannati, votando un volto “civico” che in realtà avrebbe fatto parte fin dall’inizio di un disegno politico ben preciso. E in un territorio dove la fiducia nella politica è fragile, questo tipo di ambiguità non fa che peggiorare il rapporto tra istituzioni e cittadini.
Mentre Francesco Cannizzaro esulta per la “conquista” di San Lorenzo – dopo la sconfitta a Scilla – tra gli elettori cresce l’amarezza per una scelta che, dicono, doveva essere comunicata prima del voto. La coerenza, in politica, conta ancora. E a San Lorenzo qualcuno ha l’impressione che sia venuta a mancare proprio sul più bello.