Anche Radio Antenna Febea sembrerebbe essersi schierata contro i Baccellieri per la diffamazione ai danni di Ripepi.

Silenzio in radio: il caso Ripepi e il provvedimento su padre e figlio Baccellieri

Dopo mesi di offese e battute pesanti ai danni del consigliere comunale Massimo Ripepi, arriva un segnale netto per i conduttori di Radio Antenna Febea, Giovanni e Dario Baccellieri, padre e figlio. Nessuno dei due potrà più parlare del consigliere durante le loro trasmissioni. Un provvedimento che mette fine a una lunga stagione di attacchi personali e linguaggio fuori controllo.

I due conduttori, che per settimane hanno utilizzato il microfono per deridere e provocare, rischiano ora una multa pesantissima: fino a centomila euro. Un importo che riflette la gravità delle loro parole e l’impatto che esse hanno avuto sull’immagine di Ripepi, da tempo bersaglio di commenti offensivi e denigratori.

Secondo fonti vicine alla radio, la decisione di vietare ogni riferimento al consigliere sarebbe arrivata anche su pressione dei vertici dell’emittente, stanchi di vedere la propria immagine trascinata in un clima di scontro e polemica continua. La misura, seppur severa, è stata accolta da molti come un atto di responsabilità: un modo per riportare ordine e rispetto nel dibattito pubblico.

Massimo Ripepi, che per mesi ha sopportato attacchi personali e ironie gratuite, vede finalmente riconosciuto il diritto alla dignità e al rispetto. Padre e figlio Baccellieri, invece, devono ora fare i conti con le conseguenze delle proprie parole e con il rischio concreto di una sanzione economica che potrebbe segnare un punto di svolta nella loro carriera radiofonica.

Un segnale forte, che ricorda a tutti che l’informazione non può trasformarsi in insulto, e che anche dietro un microfono serve responsabilità, misura e rispetto delle persone.

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