Roberto Occhiuto contro i cinque quesiti referendari: una posizione che fa discutere
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha annunciato pubblicamente che voterà contro tutti e cinque i quesiti del prossimo referendum nazionale. Una dichiarazione che ha immediatamente suscitato polemiche e acceso un acceso dibattito, soprattutto per il ruolo istituzionale che ricopre.
Molti cittadini e osservatori criticano la sua presa di posizione come un atto apertamente antidemocratico, non tanto per la scelta personale del voto, quanto per la volontà esplicita di influenzare l’opinione pubblica attraverso un annuncio così netto e generalizzato. In un momento in cui il referendum rappresenta uno degli strumenti principali della democrazia partecipativa, vedere un alto rappresentante delle istituzioni tentare di orientare l’elettorato appare a molti come uno schiaffo alla libertà di scelta e alla neutralità che dovrebbe caratterizzare chi governa.
Le critiche si fanno ancora più dure considerando il contenuto di alcuni dei quesiti referendari, che toccano temi fondamentali per i diritti dei lavoratori. Secondo i detrattori, Occhiuto avrebbe preso una posizione che, di fatto, si schiera contro le tutele di chi lavora, alimentando la sensazione di una politica sempre più lontana dalle esigenze reali dei cittadini.
“Incredibile ma vero”, commentano in molti sui social, dove la notizia è già diventata virale. L’annuncio di Occhiuto rischia ora di polarizzare ulteriormente il dibattito e di mettere in secondo piano il merito dei singoli quesiti, favorendo una lettura ideologica piuttosto che consapevole del voto.
In un Paese dove la partecipazione democratica è già minacciata da un crescente astensionismo, episodi come questo rischiano di danneggiare ancora di più la fiducia nelle istituzioni e nei processi decisionali condivisi.